Crediamo che l’Architettura si debba sempre interrogare sugli elementi che la compongono, sulle finalità che persegue, sui vincoli che la condizionano; crediamo che l’architetto debba indagare in profondità il significato degli spazi che crea perché essi disegnano l’ambito sociale della comunità, la quotidianità si muove tra gli spazi disegnati dall’architettura; crediamo che il progettato debba avere un forte valore etico, oltre che estetico, perché l’Architettura si occupa della collettività, nel suo presente e per il suo futuro. Siamo consapevoli che oggi più di sempre il mercato incida in modo dominante sull’urbanistica di ogni città, ma l’utile economico, comunque da perseguire, non potrà mai essere il solo scopo del nostro agire.Questo tempo inaspettatamente lento deve indurci riflessioni sulle future dinamiche del convivere. Siamo progettisti e in quanto tali aperti all’incontro fiduciosi di potervi cogliere nuovi stimoli per progredire. Ci contraddistingue il seguire la vita del costruito nel tempo, anche dopo la sua progettazione e costruzione, maturando con continuità sensibilità, coscienza e competenze. Abbiamo progettato e progettiamo edifici con destinazione uffici o industriale dove le persone spendono la maggior parte delle loro ore di giorno, alberghi dove le persone vivono esperienze che conservano, abitazioni dove famiglie ed individui si ritrovano nella pace intima del privato, di questo sentiamo con orgoglio la responsabilità in ogni linea che tracciamo.
Abbiamo il compito di contribuire col nostro pensiero, le nostre idee, la nostra architettura, di aggiungere del “nuovo” all’eredità del passato per diventare noi stessi protagonisti oggi del vissuto. Ma è anche l’uomo stesso che dona all’ambiente, anche inconsapevolmente, parte di sé; ne condiziona le dinamiche in un continuo susseguirsi di proiezioni che l’architettura deve sapere interpretare, assorbire e rispecchiare. I diversi settori e le diverse circostanze in cui operiamo, ci hanno anche abituato a trasformare l’ordinario e l’imprevisto in “provocazione” intesa quale migliore risposta creativa ad una necessità. Il nostro approccio è sempre sorretto dalla “recherche patiente” di Le Corbusier, che si è dinamicamente fusa con il nostro bagaglio culturale. Il nostro obiettivo non è mai stato quello di perseguire la “moda”, ma alla stessa abbiamo sempre voluto rispondere nel modo più contemporaneo possibile. Vogliamo meravigliarci e … ancora continueremo a farlo.